martedì 29 ottobre 2013

IMAGICA @ PARATISSIMA 2013




Ogni scatto ha una storia da raccontare, segreti da condividere e memorie da ricordare, se solo vengono poste le domande giuste e se si è in grado di ascoltarlo.

Nel 2013, dal 6 al 10 novembre, si svolgerà la nona edizione di Paratissima – PIX, che per il secondo anno avrà come scenario le arcate dell’ex-MOI (Mercati Ortofrutticoli all’Ingrosso), in Borgo Filadelfia. Nata come manifestazione off di Artissima, fiera internazionale di arte contemporanea, Paratissima è diventata in pochi anni uno degli eventi di riferimento nel panorama artistico a livello nazionale. L’offerta artistica è ampliata da eventi progettati da Paratissima e collaborazioni con altre aziende o associazioni, progetti speciali ritenuti tali per il livello di qualità e importanza, e mostre che ospitano artisti di fama internazionale. Aree didattiche, laboratori e workshop stanno assumendo un ruolo fondamentale nella manifestazione nell’ottica di innescare una partecipazione attiva, una connessione tra pubblico e giovani artisti durante i cinque giorni dell’evento.
[paratissima.it]


E' proprio all'interno del tentativo di creare una connessione tra pubblico e giovani artisti che si pone la nostra presenza a questo evento.

Quello che proponiamo è un “photographic box”, in cui ognuno potrà realizzare il proprio autoritratto, utilizzato come mezzo di autoespressione e presentazione all'altro. Una raccolta di immagini dei partecipanti all'evento così come intendono presentarsi al mondo, così come sono, nella bellezza del loro essere unici. La possibilità di fare del proprio corpo e del proprio IO un'opera d'arte.
Gli autoritratti appaiono sempre come carichi dal punto di vista emotivo sia per chi scatta che per chi si trova davanti all'opera, sia essa una fotografia, un quadro o una qualunque altra forma artistica: permettono, infatti, un confronto non-verbale diretto con se stessi e la presa di coscienza di emozioni di cui spesso il soggetto non è ancora consapevole.
Le foto di una persona, scattate dalla stessa, cioè gli autoritratti, le permettono di esplorare chi è quando sa che nessun altro sta osservando, giudicando i risultati, o tentando di controllare il processo: essere in grado di vedere se stessi, per se stessi, non filtrati dall’input o dal feedback di altri, può avere un effetto molto potente sia per il soggetto che si ritrae che per chi si trova ad osservare l'immagine prodotta.

Ciò che proponiamo è un lavoro che va nella direzione dell'analisi del vero e proprio significato del fotografare, inteso come scrivere con la luce: scrivere la propria storia, il proprio vissuto, le proprie emozioni, nella realizzazione di un vero e proprio progetto artistico personale, perchè, come suggerisce Pessoa, “L’arte consiste nel far sentire agli altri quello che sentiamo, nel liberarli da loro stessi, proponendo loro la nostra personalità come liberazione speciale.”